Venerdì 8 Gennaio 2016 è la volta di Anime Nere di F. Munzi, Il CINEtumbarinu, Festival del Cinema in Barbagia – Terra e Comunità organizzato dall’Associazione ProcivArci, dalla Amministrazione Comunale di Gavoi, con il patrocinio della Regione Sardegna e di Sardegna Solidale presenta la penultima proiezione per questa prima parte di rassegna. Presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore C. Floris venerdì 8 gennaio alle ore 21 sarà proiettato Anime Nere di Francesco Munzi.
Anime Nere è il terzo film del regista, una tragedia calabrese, ispirata al romanzo omonimo di Gioacchino Criaco. La pellicola racconta di criminalità, orgoglio e della ricerca da parte di un giovane, di una difficile alternativa alla famiglia, alle origini, al male. A fronte di un eccesso di film sulla mafia siciliana e italoamericana, quello di Munzi è uno dei pochi lungometraggi che guarda da vicino e con sguardo aperto la ‘ndrangheta, organizzazione criminale misteriosa anche al cinema.
Il CINEtumbarinu – Festival del Cinema in Barbagia, iniziato il 13 novembre, si chiuderà, per questa prima parte, venerdì 15 gennaio con la proiezione del cortometraggio del maestro Ermanno Olmi Il pianeta che ci ospita al quale seguiranno un dibattito e un momento conviviale. Il programma completo del festival su:http://www.cinemagavoi.com/
TRAMA: Leo figlio inrequieto di Luciano, una notte spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan locale, in quel di Africo nel cuore dell’Aspromonte. Una provocazione come risposta a un’altra provocazione.
Un atto intimidatorio, ma anche un gesto oltraggioso che il ragazzo immagina come prova di coraggio e affermazione d’identità nei confronti del clan rivale e nei confronti del padre, maggiore di tre fratelli, dedito alla cura degli animali e dei morti, e lontano dalla cultura delle faide.
I fratelli di Luciano hanno preso altre strade lontano da Africo, in una Milano permeata di affari criminali lungo la rotta della droga tra l’Olanda e la Calabria. Dopo la provocazione notturna, Leo deve e vuole cambiare aria, e raggiunge lo zio Luigi, il più giovane dei tre fratelli, spavaldo nel correre su e giù per l’Europa stingendo patti “commerciali” con cartelli sudamericani, e lo zio Rocco, ormai trapianto a Milano con aria e moglie borghese, arricchito proprio dai proventi di quei traffici internazionali.