CINEtumbarinu – Festival del Cinema in Barbagia 2019 – si parte il 29 novembre per una galoppata di proiezioni di qualità fino a febbraio 2020
La stagione fredda a Gavoi sarà accompagnata e mitigata dal calore e dalle emozioni che solo il cinema sa dare. A partire da Venerdì 29 novembre, infatti, alle ore 21, in una Sala Consiliare riadattata alla perfezione per accogliere l’immortale invenzione dei fratelli Lumière, con la proiezione del film Oro verde – C’era una volta in Colombia di Cristina Gallego e Ciro Guerra torna il CineTumbarinu – Festival del Cinema in Barbagia.
Dopo la sessione estiva all’aperto, dunque, si apre la manifestazione invernale della diciannovesima edizione del Festival del Cinema, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Gavoi, dall’associazione ProcivArci, in collaborazione con la Commissione Cultura e Identità, con il patrocinio della Regione Sardegna.
Il CineTumbarinu nasce con l’obiettivo di portare il cinema nelle piccole comunità, consentendo ai cittadini di tutte le età di accrescere la propria cultura cinematografica attraverso film di autori sardi, italiani e stranieri, attraverso l’incontro con autori e tecnici del settore e attraverso attività formative e di confronto fra il cinema e altre arti, fra il cinema e la società. Così Gavoi, paese al centro della Barbagia, diventa in tutto l’arco dell’anno un’enclave del buon cinema, attraverso un appuntamento consueto con il grande schermo che crea un varco tra la piccola comunità il mondo circostante, tra la citta e la campagna, rendendo Gavoi meta di appassionati, cineasti e attori.
“L’Amministrazione Comunale di Gavoi ha sempre creduto in questa iniziativa che anche oggi nasce da una attività di progettazione partecipata – afferma Enrico Mura, Assessore della Cultura e Identità – e anche oggi sta scommettendo sulle azioni culturali ritenendo fondamentale per la formazione dei cittadini un’offerta cinematografica di qualità. Attraverso il festival del cinema – prosegue Mura – è possibile una reale valorizzazione dei beni e dei servizi culturali del territorio, una loro reale messa in rete e promozione. Per questo una parte della rassegna si e sempre svolta nel centro storico, in spazi monumentali e museali, e il Festival coinvolge diverse associazioni culturali, le scuole primarie, secondarie, serali, gruppi formali e informali di attivisti culturali. Il CINEtumbarinu – conclude l’Assessore – è il festival di una comunità che coopera”.
Il tema del CINEtumbarinu 2019 sarà Atòbios: Città e Campagna, e andrà a ricomprendere una ampia azione culturale con film che contribuiranno a gettare uno sguardo cinematografico sui mondi rurali e urbani, sugli scambi, gli incontri, le migrazioni e i ritorni, sull’antropologia e la cultura degli insediamenti umani di citta e campagna, sulla restituzione dei valori della civiltà contadina alle giovani generazioni.
Citta e Campagna e sos atobios che in esse e fra esse si producono, l’ispirazione che questi contesti trasmettono agli autori faranno da sfondo a questo festival rurale ma aperto al mondo e a una riflessione sul rapporto ancora irrisolto tra la civiltà contemporanea e il mondo contadino, lo specchio della nostra origine, un confronto dolce e crudele su quello che siamo. Citta e Campagna, infatti, negli anni settanta era anche il movimento fondato dall’intellettuale gavoese Antonello Satta e da altri suoi compagni, movimento che con spirito critico guardava alla contemporaneità, all’industrialismo selvaggio, in chiave antiurbana, portando argomentazioni che oggi sarebbero accostabili ai temi della sostenibilità ambientale, antropologica, culturale alle battaglie contro lo spopolamento. Con questo titolo il CINEtumbarnu vuole ricordare anche quella stagione culturale di grande impegno e cambiamento. Un titolo adeguato per un festival che, con grande passione punta a fare cinema di qualità, arte e impegno nel centro Sardegna.
Per l’edizione 2019 inoltre il CINEtumbarinu può vantare due nuove partneship con altrettante manifestazioni cinematografiche che allargheranno lo sguardo del festival verso inedite produzioni internazionali: l’Al Ard [doc] Film Festival del documentario arabo e palestinese e la rassegna Walyaan IV Cinema Migrante un circuito in Sardegna del cinema africano. Anche questa azione è parte del progetto Atobios: Citta e Campagna e contribuisce ad approfondire diverse realtà urbane e rurali del mondo.
“Le pellicole in programma (20 film per 14 appuntamenti invernali) sono tutte profondamente legate alla tradizione del festival gavoese – afferma Angioletta Cadau, presidente del vivace sodalizio Prociv Arci Gavoi – che nasce per rilanciare la cinematografia di qualità e la passione per la visione sul grande schermo con uno sguardo attento al cinema di impegno civile e di alto valore artistico. Dal 2015 – prosegue la presidente – il CINEtumbarinu ha riaperto con successo le sue porte al confronto con il cinema internazionale, con pellicole di generi diversi, con importanti opere documentaristiche, film coraggiosi e sperimentali, abbracciando anche i film per ragazzi e l’animazione e con numerosi film proposti direttamente alle scuole. Un grande impegno per i nostri soci e per l’amministrazione comunale – conclude Cadau – che genera un forte movimento culturale e energie positive per il paese”.
“Questa edizione – aggiunge Enrico Mura – ha un sapore particolare per noi gavoesi, infatti ricorrono in questo 2019 i 50 anni dalla missione sulla Luna della navicella spaziale Apollo 11 che fecce sollevare lo sguardo in modo diverso verso il cosmo a tutta l’umanità. Nello stesso anno a Gavoi (il giorno di Natale) imprenditori lungimiranti profondamente colpiti da quella grande accelerazione di progresso davano il nome Apollo 11 alla prima vera sala cinematografica della Barbagia, il cinema storico gavoese – prosegue Mura – del quale il Festival CineTumbarinu vorrebbe essere l’erede. Cosi, durante questa edizione del festival si celebrerà con un omaggio anche questa ricorrenza”.
Si parte quindi venerdì 29 novembre con il film Oro verde – C’era una volta in Colombia di Cristina Gallego e Ciro Guerra che narra dell’ingresso di una famiglia di agricoltori nel mondo della produzione della droga per proseguire poi con proiezioni gratuite ogni settimana fino al 7 febbraio 2020.
Il programma completo delle proiezioni su: http://www.cinemagavoi.com
L’Amministrazione Comunale di Gavoi
Data – 28/11/2019 e l’Associazione ProcivArci